Esiste ancora un confine tra reale e virtuale? 

Esiste ancora un confine tra reale e virtuale? L’ascesa degli avatar tecnologici e la rivoluzione della digital identity. 

Nell’era in cui il mondo fisico e quello virtuale si intrecciano in un intricato gioco di connessioni, le linee tra ciò che è “digitale” e “reale” si sono sfumate definitivamente. Quello che accade online e offline ha acquisito un valore egualmente tangibile e reale. La nostra vita quotidiana è plasmata da un “io digitale” che, a sua volta, lascia un’impronta profonda sul mondo fisico che ci circonda.

È giunto il momento di superare l’idea di due mondi separati e indipendenti; il futuro ci riserva qualcosa di più rivoluzionario. Nel prossimo futuro che ormai è già presente, le identità digitali potrebbero emergere come “avatar”, estensioni di noi stessi, veicoli attraverso cui esprimerci all’interno del metaverso. Gli avatar prenderanno vita con una fisicità, una struttura emotiva e di pensiero che si svilupperà in modo autonomo grazie all’intelligenza artificiale.

L’aspirazione di mantenere la propria identità intatta all’interno dei mondi virtuali è forte, tuttavia, vi è un timore condiviso: il rischio che questa identità si dissolva nel passaggio dall’ambiente reale a quello virtuale e viceversa.

Gli utenti si trovano, perciò, davanti ad una biforcazione:

  • da una parte, ci sono coloro che desiderano che gli avatar siano un’espressione iperbolica di se stessi, liberata dai confini che limitano l’esperienza nel mondo fisico.
  • dall’altra parte, ci sono coloro che ritengono che una rappresentazione accurata e fedele dell’utente, del suo comportamento e della sua espressione nella realtà, sarebbe più vantaggiosa.

 

Una “core digital identity”.

L’avvento dello smart working ha portato con sé una nuova realtà lavorativa, in cui piattaforme virtuali fungono da luoghi di collaborazione. In questo contesto, gli avatar potrebbero giocare un ruolo significativo nel rendere l’esperienza di condivisione dei progetti più autentica. Non solo, potrebbero favorire il team building e la coesione aziendale, creando un legame più profondo con l’azienda stessa.

Ma c’è di più. Si sta delineando una rivoluzione delle identità digitali, un cambiamento che sta coinvolgendo le aziende leader globali dell’innovazione. 

La digital identity sta aprendo la strada alla prossima generazione di tecnologie disruptive. Una “core digital identity” per il web sta emergendo come fondamentale, portando con sé nuovi modelli di condivisione e di proprietà dei dati. Gli innovatori stanno riconoscendo che si tratta di un’opportunità per trasformare radicalmente il modo in cui vengono creati, associati, condivisi e gestiti i dati.

L’introduzione di sistemi di core digital identity sta cambiando il paradigma, spingendo a una riflessione su come gestire l’accesso ai dati delle persone quando sono loro stesse a possederli. Le imprese stanno affrontando una sfida complessa, che va ben oltre la tecnologia, verso una trasformazione della data governance stessa.

Le organizzazioni che saranno all’altezza di questa sfida godranno di una maggiore sicurezza e fiducia da parte di clienti e partner. Questa rivoluzione non solo avvicinerà tutti a un web migliore, ma anche a un mondo migliore. Un mondo in cui le identità digitali e gli avatar tecnologici si fondono per creare nuovi scenari e opportunità, consentendo all’innovazione di tracciare nuove strade verso un futuro entusiasmante.

Immagini create con l’intelligenza artificiale.

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